Perché la margherita di Carlo Cracco è un bluff mentre la mia Sciuri Sciuri no.

L’ex giudice di Masterchef Carlo Cracco ha da poche settimane presentato la sua rivisitazione della pizza margherita.

Su questa sua rivisitazione però, al momento il dibattito è infuocato.

Molti si lamentano del prezzo, (16 €) altri invece mettono in discussione il fatto che innovare un piatto così tipico della cucina napoletana non è lecito anche se Cracco è lo chef stellato più conosciuto dal grande pubblico

Com’è questa pizza di Cracco?

Ve lo dico subito: ha un impasto diverso con cereali combinati tra loro per rendere la base più croccante e una salsa più densa rispetto all’originale. Inoltre vorrei parlare anche della forma, che è volutamente storta, come se dovesse dimostrare di essere “artigianale”.

Non è la prima volta che Cracco si avventura su sentieri impervi, era già successo con le patatina rustica di San Carlo, che lo chef aveva cercato di rendere a tutti i costi gourmet.

Ma veniamo alla pizza in sé, quella di Carlo Cracco è una cerchio impreciso di pasta che assomiglia più ad una focaccia, dove la mozzarella adagiata sopra, non viene cotta (questo dovrebbe essere alla base di ogni pizza degna del suo nuome) ma viene messa a crudo.

No, non è assolutamente valido, secondo me, il ragionamento per il quale se voglio una pizza normale vado in pizzeria, quella di Cracco deve essere una cosa diversa, rivisitata. Ma “rivisitata” vuol dire visitata due volte, approfondita, non completamente diversa dalla nostra idea comune di pizza.

Scusate sono un tradizionalista, ed è così che vedo la pizza di Cracco: un buon piatto ma non osate chiamarla “pizza”.

Nella mia pizzeria, benchè sia d’asporto, la margherita siciliana che ho creato e che ha un marchio registrato e tutti conoscete sotto il nome di “Sciuri Sciuri” ha un suo perché.

Anzi, ne ha più di uno:

  • La base è un impasto particolare con l’acqua di mare che gli dà un particolare sapore.
  • Utilizzo un pomodoro ciliegino Biologico.
  • Non c’è la mozzarella ma la provola ragusana nostrana.
  • Un filo d’olio extra vergine d’oliva DOP Monti Iblei
  • Qualche foglia freschissima di basilico.
  • Una spolverata di origano biologico per guarnire.

E per di più costa la metà di quella di Cracco e chi l’ha assaggiata dice ne è rimasto stupito.

Tu l’hai già mangiata? Ti piacerebbe provarla?

Prenotala stasera, chiamami allo 0932 863935 o vieni a trovarmi in Via della Resistenza 12 a Vittoria (RG).